Domenica 29 luglio 2018, la piccola galleria STOPOVER Art – STAZIONE FERROVIARIA di SOLARUSSA ha celebrato l’incontro tra arte contemporanea e formazione per il lavoro.L’evento curato dall’Associazione Artistica Askosarte e dalla Pinacoteca Comunale Carlo Contini di Oristano è stata realizzato con il patrocinio del Comune di Solarussa e con la partecipazione attiva dello IAL Sardegna SRL Impresa Sociale.
L’esposizione artistica dal titolo Plus from Revolution, polungamento della mostra 68/Revolution, memorie, nostalgie, oblii, interna al Dromosfestival 2018, ha visto la partecipazione attiva degli allievi frequentanti il percorso formativo “Allestimento della vetrina/display” a valere sull’Avviso LavoRas – POR FSE 2014 – 2020, che hanno curato allestimento e grafica della piccola galleria.
A cura degli stessi allievi anche l’allestimento dello spazio espositivo dei prodotti gastronomici dell’azienda locale “Sa Marigosa”, partner sponsor dell’evento.
Riproporre un mondo possibile attraverso l’arte, prendendo come modello le rivoluzioni morali e culturali che hanno caratterizzato gli anni Sessanta il tema al centro della mostra.
Di quegli anni si ricercano tracce nella produzione artistica di nove artisti che espongono performance, pittura, fotografia, installazione sonora e installazione video.
Altrettanto rivoluzionaria la location, il progetto nasce infatti in uno spazio artistico come la STOPOVER Art recentemente inaugurato nella stazione di Solarussa, simbolo di valorizzazione degli spazi periferici.
Numerosi i giovani che hanno affollato la sala dell’ex ferrovia per l’inaugurazione dell’allestimento in esposizione sino al 12 Agosto.
Simbolica la margherita multicolore studiata e realizzata dagli allievi del Percorso Lavoras e utilizzata nella locandina di presentazione e nell’allestimento esterno dell’ex ferrovia, quale simbolo dei piu’ noti”figli dei fiori”.
La manifestazione ha concretamente realizzato uno degli obiettivi della formazione e delle politiche attive:perseguire la presenza reale nei territori, in particolare nelle periferie, per evidenziare come le competenze siano il valore aggiunto per la crescita delle Persone a vantaggio dello sviluppo delle comunità.